Ma_donne!
MuroLeccese 2016
“Nessuno stato è così simile alla pazzia da un lato, e al divino dall’altro quanto l’essere
incinta. La madre è raddoppiata, poi divisa a metà e mai più sarà intera.“ ( Erica Jong )
Sono diventata madre perché lo desideravo fortemente, in una età che definirei “
chiaramente adulta”. Nonostante questo, il mio vissuto durante la gravidanza è stato
faticoso e difficile da raccontare. Nulla era come lo avevo sentito narrare e di
conseguenza immaginato. E’ stato difficile soprattutto perché non era condivisibile;
Internet si affacciava appena e i social network non avevano ancora preso piede nella
nostra realtà quotidiana; la condivisione passava per il dialogo, attraverso l’incontro vero
con l’altro. Non trovavo semplice nulla.
Non solo non era semplice ma nemmeno mi era chiaro il disagio che sentivo. Me ne
facevo carico da sola e finivo per essere fagocitata dal senso di colpa.
Il parto poi, non è andato meglio; di conseguenza i primi anni di vita di mio figlio mi
sentivo una donna a metà: metà madre, metà compagna, metà donna…io ero
frammentata e non riuscivo a ricomporre il puzzle.
Ci è voluto tempo, tanto ascolto, molta volontà, e una buona dose di creatività per
rintracciare quella parte di me che non si era ritrovata nell’ “immaginario collettivo della
maternità” e che per questo si era persa e si sentiva fortemente inadeguata.
Grazie alla fotografia ho potuto indagare e guardare quel taglio, che oramai mi
caratterizza, attraverso il quale mio figlio è venuto al mondo; con il collage ho indagato
molto nella mia storia personale per ripercorrere la figlia che sono stata e scoprire che era
strettamente collegata alla madre che sono diventata.
Con il lavoro “Ma_donne!” ho raccontato quella fase di passaggio: la gravidanza. Ho
raccontato un’altro punto di vista di questo momento delicato e allo stesso tempo
potente. Le mie sono donne stanche, frammentate e anche un po’ arrabbiate, sono
madri, appunto, sono ma_donne! questo lavoro andava esposto in una collettiva dal
titolo“per l’amor di Dio” nell’ex convento dei domenicani; il chiaro riferimento a tre
opere di Piero della Francesca è voluto.
Ho scelto di lavorare su una preghiera cercando di rintracciarne al suo interno il mio
sentire.
L’ho letta una prima volta in maniera veloce, successivamente ho evidenziato solo le
parole che mi colpivano e che sentivo avevano una forte risonanza con il mio vissuto… e
così è venuta fuori la preghiera che accompagna le ma_donne nel loro essere madri e
donne. Così è venuta chiara fuori la mia personale esperienza.